“ColtivaCorti a Scuola”, per salvare il pianeta “Sporchiamoci le mani”. Due giorni di festival dei bambini su ambiente e agricoltura

I 4 premi sono stati assegnati a “Sporchiamoci le mani”, dell’Istituto comprensivo di Tuscania (VT), “La magia delle piante”, della scuola Lorenzo Milani di Caivano (NA), “Scienza e Con Non Scienza” del’Istituto Minervio di Bologna e “Un po’ di zucchero con la zucca” dello IAL di Viadana (MN). Si è conclusa la prima edizione di “ColtivaCorti a scuola” promossa da Alveare Cinema e Genitori Instabili all’interno del festival del cinema rurale “ColtivaCorti diretti”. Il 29 e 30 novembre a Casalmaggiore l’evento finale del contest dedicato ai temi della cura del territorio e della campagna: dall’incontro sui cambiamenti climatici e le ripercussioni sull’agricoltura alla proiezione e premiazione dei lavori del concorso per le scuole. Premiati anche, per la sezione adulti, il miglior documentario 2019 dato ex aequo a “I carbonari” e “TerraCotta” entrambi di Saverio Caracciolo e il miglior cortometraggio, “Caco in campo”, di Michele Barcaro. Ospite Pietro Parisi, cuoco contadino, simbolo della rinascita della Terra dei fuochi

Bambine e bambini devono invertire la rotta e ridare i colori a un mondo ormai in bianco e nero e sporcarsi quindi le mani, tornare alla terra, piantare nuovi semi. Un ragazzo che ama “le cose di una volta” parte alla scoperta delle tradizioni del suo paese: dal vino alla zucca. Il confronto tra detti popolari e verità scientifiche. Un time lapse per seguire l’evoluzione di alcune piantine dalla semina alla crescita. Ecco le trame dei cortometraggi vincitori della prima edizione di “ColtivaCorti a scuola” un contest organizzato da Alveare Cinema e dalla compagnia dei Genitori Instabili, con il sostegno di MIUR e MIBACT all’interno del Piano Nazionale di Cinema per la Scuola, rivolto a tutti gli istituti italiani di ogni ordine e grado per raccontare la campagna e la cura dell’ambiente. Una sezione del festival del cinema rurale e contadino “ColtivaCorti diretti”, giunto al suo terzo anno, organizzato dai Genitori Instabili e dall’associazione il Torrazzo di Commessaggio.

La proclamazione e la premiazione dei lavori vincitori è avvenuta a Casalmaggiore (CR) nello storico teatro comunale sabato 30 novembre, all’interno della due giorni dedicata all’agricoltura e all’ambiente. Il festival si è aperto, proprio nel giorno del quarto sciopero globale “Friday for future”, con l’incontro su “Influenza dei cambiamenti climatici sull’agricoltura e loro cause” moderato da Massimo Pistacchi (coordinatore del Portale della canzone italiana), con Sergio Andreis (direttore Kyoto Club ) Mauro Donda (direttore Coldiretti Cremona), Lorenzo Cavalli (giovane agricoltore), Valter Cavalli (agricoltore pioniere dell’agricoltura biologica), Damiano Chiarini (Architetto e Apicultore), Paolo Bianchini (regista ed educatore cinematografico), Mimma Vignoli (imprenditrice agricola) e Giulia Merenda (regista e insegnante). Presenti gli alunni dell’Istituto comprensivo Giuseppe Diotti e una classe di studenti del liceo scientifico Giovanni Romani di Casalmaggiore (CR).

Il pomeriggio del 29 è proseguito con la proiezione del docufilm “Terra, terra” di Giulia Merenda girato con le donne del carcere femminile di Rebibbia. Uno spaccato inedito e profondo della quotidianità di alcune detenute scandita dalla cura di un orto e di un allevamento di conigli all’interno dell’istituto di pena. Si è poi passati da una periferia a un’altra di Roma con “Frammenti”, il primo film girato interamente con una scuola al Tufello, quartiere a nord della Capitale. La serata è proseguita con la proiezione di tutti i cortometraggi finalisti di “ColtivaCorti a scuola”.

Il 30 mattina il cuoco contadino Pietro Parisi, protagonista di uno dei corti, ha visitato l’Istituto IAL (Innovazione, apprendimento, lavoro) di Viadana. A ragazze e ragazzi ha raccontato di quando ha stupito Barack Obama con pane, olio, aglio, origano e pomodoro: «Un piatto non ha successo per gli ingredienti che contiene – ha spiegato agli studenti – ma per le emozioni che trasmette. Io ho portato le tradizioni e i sentimenti della mia terra, la Campania» ha aggiunto. Dopo l’incontro i giovani allievi hanno servito il pranzo da loro preparato per lo staff di ColtivaCorti a scuola. Nel pomeriggio il festival è proseguito con Nadia Turelli (vice responsabile regionale Coldiretti Donne Impresa Lombardia) che ha incontrato alcuni bambini e ragazzi delle scuole di Tuscania (VT) e Caivano (NA). Si è parlato di agricoltura biologica, dell’importanza delle api e di imprese agricole gestite da donne.

Il festival, dopo il saluto del sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni, si è concluso con la proiezione e premiazione dei corti vincitori. La serata è stata presentata da Matteo Uccellini e Giulia Sarzi Amadè. Il Premio della giuria qualificata (composta da Cinzia Giacchetta – Giornalista ed autrice Rai, Massimo Pistacchi – Coordinatore www.canzoneitaliana.it, Giulia Merenda – Regista e docente carceraria, Nadia Turelli – Responsabile Regionale Donne Impresa Coldiretti Lombardia, Sergio Andreis – Presidente Kyoto Club e da un rappresentante di Rai Cinema Channel) è stato assegnato a “Un po’ di zucchero con la zucca” dello IAL di Viadana (Mantova). Il più votato su www.alvearecinema.it/contest-coltivacorti-a-scuola è risultato “Sporchiamoci le mani” dell’Istituto comprensivo di Tuscania (Viterbo). Il Kyoto Club ha scelto invece “La magia delle piante” realizzato dall’Istituto Lorenzo Milani di Caivano (Napoli). “Scienza e Con Non Scienza” dell’Istituto Minervio di Bologna è stato il miglior lavoro secondo la Compagnia Genitori Instabili che ha assegnato il premio Rosy Schiroli. Tutti i vincitori hanno ricevuto una piccola serra con semi di zucca, erbe aromatiche e fiori. Premiati anche il miglior documentario 2019 di ColtivaCorti diretti conferito ex aequo a “I carbonari” e “TerraCotta” entrambi di Saverio Caracciolo, da Tropea (Vibo Valentia) e il miglior cortometraggio a “Caco in campo” di Michele Barcaro, originario di Polistena (Reggio Calabria).

«ColtivaCorti a scuola – ha dichiarato Valeria Doddi di Alveare Cinema – rappresenta un contributo concreto per stimolare e preparare i giovani a raccontare, e per certi versi riscoprire, attraverso il linguaggio delle immagini, il valore del proprio territorio, delle tradizioni, delle peculiarità di una campagna sempre più investita dall’inquinamento e dalle colture intensive».

“Iniziativa realizzata nell’ambito del Piano Nazionale Cinema per la Scuola promosso da MIUR e MIBACT.”

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