Presentato “Frammenti” il primo film interamente realizzato con una scuola, al via le riprese il 29 aprile

Il 12 marzo alla Casa del Cinema di Roma i sei giovani registi, moderati dal critico cinematografico Marco Giusti, hanno raccontato, insieme al regista Paolo Bianchini di Alveare Cinema, l’esperienza di realizzare un lungometraggio. Sono intervenuti numerosi ospiti, tra cui Sabrina Calvosa e Francesca delle Vergini del MIUR, Carlo Brancaleoni di Rai Cinema, Luciano Sovena di Roma Lazio Film Commission, Fabrizio Zappi di Rai Fiction, , Alessandro Rossetti e Francesco Ranieri Martinotti di ANAC, l’ex assessore Paolo Masini e il direttore della fotografia Luca Bigazzi

13 marzo 2019 – Un vero e proprio film che verrà realizzato, per la prima volta in Italia, con una scuola, grazie alla legge 220 del 2016. «Si tratta di un esperimento unico, la creazione di un lungometraggio, con i finanziamenti per la formazione» ha dichiarato Alessandro Rossetti di ANAC , il 12 marzo, alla Casa del Cinema di Roma durante la presentazione del progetto. A realizzarlo sarà l’istituto di Via Sarandì al Tufello, periferia romana, già teatro del film “Ladri di biciclette”, con la collaborazione del Liceo linguistico Ninni Cassarà di Palermo che sottotitolerà il lungometraggio in diverse lingue, tra cui quella dei segni per non udenti e la creazione di un’audio guida per non vedenti.  Le riprese di “Frammenti” cominceranno il 29 aprile. Il progetto “SArandì.CassaRÀ un film” è un’idea di Alveare Cinema che nasce nell’ambito di un bando congiunto Miur Mibac ed ha come partner ANAC, Roma Capitale municipio III e Alveare per il sociale.

I giovani registi, tutti tra i 17 e i 21 anni, hanno raccontato al critico cinematografico Marco Giusti le storie da loro scritte che sono poi diventate la sceneggiatura del film. All’evento hanno partecipato numerosi ospiti, tra cui la preside dell’I.I.S. “Via Sarandì” Daniela Crestini, Sabrina Calvosa e Francesca delle Vergini (capo segreteria del sottosegretario Lorenzo Fioramonti) del MIUR, Carlo Brancaleoni di Rai Cinema, Luciano Sovena di Roma Lazio Film Commission, Fabrizio Zappi di Rai Fiction, e il direttore della fotografia Luca Bigazzi.

«La mia storia – dice Caterina Peta, la più giovane tra i registi – racconta da un lato il rapporto con il quartiere e dall’altro quello con la madre, ho voluto parlare di incomunicabilità tra genitori e figli, ma anche cercare un modo per venirsi incontro». Simone Scardovi ha invece spiegato la sua scelta di portare nel film un campo rom per parlare di quei «luoghi nascosti che vengono relegati in periferia». Claudia Bonsangue e Sebastian Alexandre hanno scritto a quattro mani di Elia, il bambino che si perde in un quartiere sconosciuto, il Tufello appunto, e lì trova nuovi amici. Per Gabriele Teti «la periferia è il luogo dove si trovano storie genuine, molto più interessanti di quelle dei tanto osannati vip». È intervenuto sul palco anche Matteo Fontana, che ha preso parte alla scrittura con «la vicenda di un piccolo scippatore che si lega al personaggio del senzatetto ideato da Gabriele Teti».

Tra il pubblico anche il montatore Claudio Di Mauro, vincitore di un David di Donatello, che seguirà come tutor i ragazzi addetti al montaggio, rappresentati ieri da Martina Di Bona.

Paolo Bianchini ha sottolineato «l’importanza di fare nascere nelle ragazze e nei ragazzi la curiosità per persone che magari vedono tutti i giorni, ma non notano neanche e che invece nascondono un mondo». Il regista ha poi spiegato la genesi del titolo, “Frammenti”, «inteso come incontro tra più menti, ma anche come pezzi dell’affresco di un quartiere».

Iniziativa realizzata nell’ambito del Piano Nazionale Cinema per la Scuola promosso dal MIUR e dal MIBAC

Foto di Alessandro Pontillo

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