Nasce tutto con la vittoria del bando Piano Cinema per la scuola di Miur e Mibact. Durante una riunione con le ragazze e i ragazzi dell’istituto D. Bramante di Roma Paolo Bianchini, regista di Alveare Cinema, annuncia la bella notizia. Si comincia subito a lavorare, i sette autori-registi (dai 12 ai 23 anni) buttano giù la storia che vogliono raccontare insieme agli sceneggiatori di Anac Autori. È ambientata in un cinema occupato sotto sgombero. Un posto che i personaggi vogliono difendere. Poi irrompe la pandemia e con essa lo spaesamento. Che fare? Bloccare tutto in attesa di tempi migliori? Si decide di continuare a vedersi online, ma ormai è tutto diverso e non si può ignorare quel che sta accadendo nelle vite di tutti. Così la quarantena e il Covid19 entrano nel film.
“Qualcos’altro… che ancora non c’è” visto e raccontato dai media già nella sua fase embrionale e poi durante le riprese. Ecco gli articoli e i servizi sul nostro “film in quarantena”
AGENZIE
9 aprile 2020
Roma, realizzare un film in quarantena: la sfida dell’istituto Bramante
TG3 LAZIO – Servizio di Rossella Santilli
26 Novembre 2020
TG3 NAZIONALE – Servizio di Anna Frangione
8 Maggio 2020
GIORNALI CARTACEI
CORRIERE DELLA SERA – Servizio di Simona De Santis
LA REPUBBLICA – Servizio di Laura Barbuscia
16 Novembre 2020
GIORNALI ONLINE
11 novembre 2020
Un film scritto dagli studenti racconta pandemia e lockdown
“Qualcos’altro… che ancora non c’è”: al via dal 16 novembre il film su pandemia e lockdown scritto e diretto da studenti
PANDEMIA E LOCKDOWN: UN FILM LI RACCONTA
7 ragazze e ragazzi tra i 12 e i 23 anni: sono loro gli autori del nuovo progetto di Alveare Cinema – con il supporto di Miur e Mibact e la collaborazione di Anac Autori e Roma Best Practices Award – che racconta pandemia e lockdown dal punto di vista dei ragazzi. Si chiama Qualcos’altro… che ancora non c’è e le riprese inizieranno il prossimo 16 novembre.
Ma come è nata questa idea? E come è stata sviluppata la sceneggiatura nei mesi di chiusura?
QUALCOS’ALTRO…CHE ANCORA NON C’È
A spiegarlo è il regista Paolo Bianchini: “L’idea iniziale era diversa. Poi la quarantena è entrata nelle nostre vite e ci siamo resi conto che avevamo bisogno di raccontare quello che stava accadendo”.
I provini per il cast sono stati fatti online, poi i callback dal vivo, a scuola, con mascherine e distanziamento, e il 16 novembre partiranno le riprese. Parallelamente, partiranno laboratori su tutti i mestieri che ruotano intorno alla realizzazione di un lungometraggio: costumista, scenografo, fonico, fotografo, montatore.
Il progetto è nato nell’ambito di un’esperienza di Alternanza scuola-lavoro e ha coinvolto 50 studenti dell’istituto D. Bramante al Tufello e i ragazzi del Liceo Ninni Cassarà di Palermo che realizzeranno i sottotitoli.
«Il progetto – commenta la dirigente della scuola D. Bramante Daniela Crestini – è un’occasione di grande rilievo sul piano esperienziale e professionale per i nostri studenti».
Il Tufello come un set cinematografico: così gli studenti-registi raccontano la pandemia
Tra i bellissimi murales per Gigi Proietti al Tufello da lunedì 16 novembre sarà allestito un set cinematografico in cui ad essere protagonisti non saranno professionisti del mondo del cinema, ma studenti tra i 12 e 23 anni, alle prese con la loro prima prova di regia nel difficile periodo dell’emergenza Covid.
Si chiama “Qualcos’altro… che ancora non c’è” ed è il lungometraggio scritto da 7 ragazze e ragazzi: un progetto di Alveare Cinema, realizzato con il supporto di Miur e Mibact e la collaborazione di Anac Autori e Roma Best Practices Award, che coinvolgerà circa 50 studenti dell’istituto Donato Bramante al Tufello nell’ambito del programma di “alternanza scuola lavoro”.
Le riprese inizieranno lunedì 16 novembre dopo mesi dedicati alla sceneggiatura. I laboratori, infatti, non si sono fermati durante il lockdown, ma sono proseguiti online. “L’idea iniziale – racconta il regista Paolo Bianchini – era diversa. Poi la quarantena è entrata nelle nostre vite e ci siamo resi conto che avevamo bisogno di raccontare quello che stava accadendo”.
Nel film, infatti, si incrociano violenza, isolamento, diversità, paura di essere tagliati fuori, relazioni. Tutti temi sollevati e approfonditi dai giovani autori. I provini per il cast sono stati fatti online, ora si proseguirà dal vivo, ma sempre con mascherine e distanziamento.
Il progetto prevede laboratori legati a tutti i mestieri che ruotano intorno alla realizzazione di un film: costumista, scenografo, fonico, fotografo, montatore e non solo. Con la guida di esperti dei diversi settori, gli studenti avranno l’occasione di sperimentare sul campo il lavoro che sognano di fare. “Il progetto – commenta la dirigente della scuola Donato Bramante Daniela Crestini – è un’occasione di grande rilievo sul piano esperienziale e professionale per i nostri studenti”
“Qualcos’altro… che ancora non c’è” è il secondo film interamente realizzato con una scuola. Nel 2019 Alveare Cinema ha girato “Frammenti”, presentato alla Mostra internazionale di Venezia e proiettato alla Festa del Cinema di Roma.
13 Novembre 2020
12 Novembre 2020
Gli studenti del Tufello raccontano pandemia e lockdown
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Tufello set cinematografico: gli studenti si trasformano in attori e registi per raccontare la pandemia
“Qualcos’altro… che ancora non c’è” è il lungometraggio scritto da ragazzi tra i 12 e i 23 anni: riprese al via con mascherine e distanziamento
Gli studenti del Tufello raccontano pandemia e lockdown
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Il Tufello si trasforma in un set cinematografico, sotto l’attento sguardo del grande murale di Gigi Proietti. Con mascherine su naso e bocca, ben distanziati, gli studenti raccontano la pandemia e il lockdown: si chiama “Qualcos’altro… che ancora non c’è” ed è il lungometraggio scritto da 7 ragazze e ragazzi tra i 12 e i 23 anni.
“Qualcos’altro… che ancora non c’è”: il film sulla pandemia degli studenti del Tufello
Un progetto di Alveare Cinema con il supporto di Miur e Mibact e la collaborazione di Anac Autori e Roma Best Practices Award che coinvolgerà circa 50 studenti dell’istituto D. Bramante al Tufello nell’ambito del programma di “alternanza scuola lavoro” e i ragazzi del Liceo Ninni Cassarà di Palermo che realizzeranno i sottotitoli.
Le riprese partiranno lunedì 16 novembre dopo mesi dedicati alla sceneggiatura. I laboratori non si sono fermati durante il lockdown, ma sono proseguiti online. “L’idea iniziale – racconta il regista Paolo Bianchini – era diversa. Poi la quarantena è entrata nelle nostre vite e ci siamo resi conto che avevamo bisogno di raccontare quello che stava accadendo”.
Gli studenti del Tufello raccontano pandemia e lockdown
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Tufello set cinematografico: cast online, mascherine e distanze
Così i personaggi si sono presentati agli autori e, mescolando finzione e realtà, la storia ha preso una nuova direzione. Più vicende parallele, unite dal filo rosso della prima trama, sono state cucite insieme grazie alla supervisione oltre che di Bianchini anche di Alessandro Rossetti e Alessandro Trigona di Anac Autori. Si parla di violenza, isolamento, diversità, paura di essere tagliati fuori, relazioni. Tutti temi sollevati e approfonditi dai giovani autori. I provini per il cast sono stati fatti online, poi i callback dal vivo, a scuola, con mascherine e distanziamento.
Il progetto abbraccia il mondo del cinema a trecentosessanta gradi. Per questo prevede laboratori legati a tutti i mestieri che ruotano intorno alla realizzazione di un lungometraggio: costumista, scenografo, fonico, fotografo, montatore ecc.
Con la guida di esperti dei diversi settori, gli studenti avranno l’occasione di sperimentare sul campo il lavoro che sognano di fare. “Il progetto – commenta la dirigente della scuola D. Bramante Daniela Crestini – è un’occasione di grande rilievo sul piano esperienziale e professionale per i nostri studenti”.
Gli studenti del Tufello raccontano pandemia e lockdown
„“Qualcos’altro… che ancora non c’è” è il secondo film interamente realizzato con una scuola. Nel 2019 Alveare Cinema ha girato “Frammenti”, presentato alla Mostra internazionale di Venezia e proiettato alla Festa del Cinema di Roma.“
1 Dicembre 2020
UN FILM SCRITTO E DIRETTO DA STUDENTI RACCONTA LA PANDEMIA E IL LOCKDOWN
Aprilia – Un set cinematografico allestito in via dei Lauri
Aprilia – La città di Aprilia ancora una volta diventa un set cinematografico. Grazie al “Piano Cinema per la scuola” di Miur e Mibact un nuovo progetto di Alveare Cinema che coinvolgerà oltre 50 ragazze e ragazzi nell’ambito del programma di “Alternanza Scuola Lavoro”. In collaborazione con l’istituto D. Bramante del Tufello, il liceo Ninni Cassarà di Palermo, Anac Autori e Roma BPA.
Si chiama “Qualcos’altro… che ancora non c’è” ed è il lungometraggio scritto da 7 ragazze e ragazzi tra i 12 e i 23 anni. Un progetto di Alveare Cinema con il supporto di Miur e Mibact e la collaborazione di Anac Autori e Roma Best Practices Award che coinvolgerà circa 50 studenti dell’istituto D. Bramante al Tufello nell’ambito del programma di “alternanza scuola lavoro” e i ragazzi del Liceo Ninni Cassarà di Palermo che realizzeranno i sottotitoli.
Le riprese sono partite lunedì 16 novembre e nella giornata di lunedì hanno riguardato il centro di Aprilia, dopo mesi dedicati alla sceneggiatura. I laboratori non si sono fermati durante il lockdown, ma sono proseguiti online. “L’idea iniziale – racconta il regista Paolo Bianchini – era diversa. Poi la quarantena è entrata nelle nostre vite e ci siamo resi conto che avevamo bisogno di raccontare quello che stava accadendo”. Le scene girate ad Aprilia sono state allestite in via dei Lauri in omaggio ad uno degli attori che risiede ad Aprilia.
Così i personaggi si sono presentati agli autori e, mescolando finzione e realtà, la storia ha preso una nuova direzione. Più vicende parallele, unite dal filo rosso della prima trama, sono state cucite insieme grazie alla supervisione oltre che di Bianchini anche di Alessandro Rossetti e Alessandro Trigona di Anac Autori. Si parla di violenza, isolamento, diversità, paura di essere tagliati fuori, relazioni. Tutti temi sollevati e approfonditi dai giovani autori. I provini per il cast sono stati fatti online, poi i callback dal vivo, a scuola, con mascherine e distanziamento.
Il progetto abbraccia il mondo del cinema a trecentosessanta gradi. Per questo prevede laboratori legati a tutti i mestieri che ruotano intorno alla realizzazione di un lungometraggio: costumista, scenografo, fonico, fotografo, montatore ecc. Con la guida di esperti dei diversi settori, gli studenti avranno l’occasione di sperimentare sul campo il lavoro che sognano di fare. «Il progetto – commenta la dirigente della scuola D. Bramante Daniela Crestini – è un’occasione di grande rilievo sul piano esperienziale e professionale per i nostri studenti»
“Qualcos’altro… che ancora non c’è” è il secondo film interamente realizzato con una scuola. Nel 2019 Alveare Cinema ha girato “Frammenti”, presentato alla Mostra internazionale di Venezia e proiettato alla Festa del Cinema di Roma.